RICERCA INTERVENTO

La tratta e lo sfruttamento di esseri umani rappresentano un fenomeno in continua evoluzione e cambiamento sui territori in cui viene rilevato. Questi cambiamenti richiedono flessibilità e capacità di adattarsi da parte degli operatori che lavorano nell’ambito degli interventi a sostegno delle vittime di tratta.
Frequentemente, vengono attivate attività di ricerca sul territorio toscano, atte a comprendere la presenza e la declinazione di un determinato fenomeno.
La metodologia di ricerca prende le basi dalla ricerca-intervento ed è finalizzata ad innescare processi di trasformazione e cambiamento della realtà attraverso la conoscenza e la consapevolezza del problema.

I metodi di ricerca utilizzati sono di carattere qualitativo e prevedono diverse attività, quali:

  • l‘osservazione partecipante;
  • l‘osservazione partecipante e i colloqui informali;
  • le interviste semi-strutturate;
  • i focus-group.

 

RICERCA SULL'USO DEI TRENI DA PARTE DI IMMIGRATI A RISCHIO DI TRATTA

La ricerca prende spunto da campagne comunicative e informative sulla tratta e sul grave sfruttamento realizzate avente come target il personale viaggiante e gli operatori turistici. In alcuni casi, compagnie ferroviarie e/o aeree hanno creato campagne di sensibilizzazione rivolte alla clientela. Per verificare la fattibilità di una campagna ad hoc in Toscana, è stata realizzata una ricerca sulle modalità d’uso dei treni da parte del target a rischio tratta e grave sfruttamento sessuale e lavorativo. E’ infatti noto che i gruppi sociali a basso reddito, di cui ovviamente fa parte il target di riferimento, utilizzano in modo consistente per i loro spostamenti i mezzi pubblici, in primis il treno e gli autobus. Le donne che si prostituiscono e le donne vittime di tratta usano, nel territorio toscano, i servizi ferroviari e gli autobus per gli spostamenti dal domicilio ai luoghi di lavoro/sfruttamento. Una considerazione analoga vale per i lavoratori stranieri a rischio di grave sfruttamento lavorativo.

Le due tratte ferroviarie scelte per le attività di osservazioni, Firenze-Livorno e Firenze-Montecatini, sono state individuate in funzione dei tragitti percorsi e della rilevanza dei centri urbani attraversati.

Gli scopi principali delle osservazioni a bordo dei treni sono stati:

  1. verificare quanto i treni regionali siano effettivamente utilizzati dal target di riferimento, attraverso una stima della numerosità del target rispetto al totale di viaggiatori. Il gruppo target è composto da donne nigeriane, rom (uomini e donne), uomini e donne di origine africana sub-sahariana, cinesi (uomini e donne), uomini di origine indiana, pachistana e afgana.
  2. stimare la composizione del target della ricerca a bordo dei treni e nelle stazioni.
  3. osservare comportamenti, dinamiche e interazioni significative all’interno del target e fra viaggiatori, controllori e personale di polizia sul treno.

Per aggiungere elementi rilevanti ai dati raccolti con le osservazioni a bordo dei treni, sono state inoltre effettuate attività di osservazione all’interno e nei pressi delle stazioni di Santa Maria Novella, Prato Centrale, Montecatini e Pistoia.

L’USO DEL TRENO NELLA TRATTA E/O GRAVE SFRUTTAMENTO (RICERCA)

IL MERCATO PROSTITUTIVO INDOOR CINESE A FIRENZE

RICERCA SULLA TRATTA NEI CIRCUITI DEL CALCIO

E’ stata svolta un’attività di ricerca, sul territorio di Pontedera, sul tema dell'emersione e identificazione della tratta di giovani ragazzi, minorenni e maggiorenni stranieri coinvolti nei circuiti del calcio. L’obiettivo della ricerca, circoscritta al territorio regionale, mirava a studiare i meccanismi di reclutamento di giovani ragazzi stranieri con la promessa di essere inseriti in squadre italiane, dietro pagamento di compensi molto alti elargiti a procuratori. A volte però questi ragazzi non vengono nemmeno presentati alle squadre ma finiscono come manodopera nei lavori al nero.