Proteggere chi denuncia

La CGIL di Prato: occorre proteggere chi denuncia lo sfruttamento nel lavoro

“Lo sfruttamento lavorativo è un fenomeno complesso e articolato: va affrontato in maniera organica e strutturata, perseguendo chi ne trae profitto e tutelando chi ne è vittima, sotto ogni punto di vista.”
Lo afferma in una nota la Cgil di Prato, prendendo spunto dalla notizia dell’ospitalità del Vescovo di Prato Giovanni Nerbini in favore di nove lavoratori che hanno collaborato all’inchiesta della Procura di Prato nei confronti della stamperia Arte Stampa, sequestrata circa un mese fa.

“Ripetiamo questo concetto da anni, non ultimo anche davanti alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati in visita a Prato lo scorso 13/03/2025. Serve un approccio organico e non semplicistico. Se vogliamo combattere efficacemente il fenomeno dell’illegalità e dello sfruttamento lavorativo, dobbiamo applicare le norme repressive che già ci sono, a partire dall’art. 603 bis del Codice penale e dalla responsabilità in solido dei committenti, ma dobbiamo anche garantire a chi è pronto a denunciare adeguati strumenti di tutela per la propria protezione personale e sociale. Su questo ultimo tema l’iniziativa del Vescovo, per quanto apprezzabile e lodevole, riporta alla luce il problema dell’emergenza abitativa di chi denuncia e collabora con gli organi inquirenti, perdendo la possibilità di alloggio, perché spesso fornito dallo stesso datore di lavoro, oltre alla perdita del sostentamento economico, legato alla perdita del lavoro, seppur irregolare.” (a cura della redazione di ReportPistoia.com)

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