I PERCORSI DI PROTEZIONE SOCIALE APPLICATI IN TOSCANA

Considerato l’art 18 D.Lgs 286/98 del Testo Unico dell’immigrazione, i percorsi di protezione sociale vengono applicati per gli stranieri nei casi in cui siano accertate situazioni di violenza o di grave sfruttamento ed emergano concreti pericoli per la loro incolumità, per effetto dei tentativi di sottrarsi allo sfruttamento subito.
In tal caso la legge prevede l’attivazione, sulla base del Piano Nazionale Antitratta (adottato dal consiglio dei ministri in data 26/02/2016) e il grave sfruttamento lavorativo (legge n. 228 del 2003), di un programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale che garantisca in via transitoria adeguate condizioni di alloggio, vitto, assistenza sanitaria e successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e l’integrazione sociale.

In base a tali principi e in accordo con le linee guida del Piano Nazionale Antitratta i percorsi di protezione sociale applicati nel territorio Toscano operano seguendo delle fasi da attuarsi durante il periodo di accoglienza, rispettando tempi ed esigenze delle vittime.

Il sistema SATIS realizza, attraverso gli enti attuatori programmi di protezione sociale (art.18 d.lgs. 286/98) e (art.13 l. 228/2003) destinati a uomini e donne vittime di tratta a e grave sfruttamento sessuale, del lavoro, dell’accattonaggio, delle economie illegali, con un’attenzione particolare ai minori e alle transgender.

Le strutture operano in base ad un progetto educativo che di volta in volta viene adattato alle esigenze delle ospiti; sono luoghi protetti, ad indirizzo riservato che hanno come obiettivo quello di garantire la sicurezza personale delle ospiti e del personale che lavora all’interno. Tutti i progetti attuati all’interno delle strutture vengono realizzati nell’ottica di un approccio multidisciplinare ed integrato, fondato sulla tutela dei diritti umani e la promozione dell’autonomia delle vittime dei reati di tratta e sfruttamento.